COVID-19: Dallara in prima linea contro il coronavirus

2021-12-14 19:40:43 By : Mr. Chris Wang

1 anno fa - L'azienda lavora sia in Italia che negli USA per la produzione di mascherine e ventagli

MOTORI AL SERVIZIO DELLA SALUTE L'intero mondo dei motori ha reagito prontamente all'epidemia di Coronavirus convertendo i propri reparti alla produzione di ventilatori polmonari, mascherine e camici. Dalle case automobilistiche ai team di Formula 1, tutti mettono la tecnologia e il know-how a disposizione della causa comune per sconfiggere l'epidemia globale di Covid-19. Se tutti fanno la loro parte, anche Dallara Automobili non ha voluto essere da meno.

I VENTILATORI SI PRODUCONO A VARANO Da sempre distinta per innovazione e avanguardia, l'azienda parmense ha subito avviato la produzione di ventilatori polmonari nei suoi stabilimenti centrali di Varano de'Melegari, utilizzando attrezzature e tecnologie solitamente in uso per altre aree. A tal fine, non solo ha stanziato la manodopera necessaria, ma ha messo al lavoro un team di ingegneri aerodinamici per studiare e migliorare il passaggio del flusso di ossigeno nei ventilatori polmonari.

stefano de ponti, dallara usa

INDIANAPOLIS CAPPOTTI E MASCHERE Nella filiale americana, invece, la produzione è rivolta ai materiali di consumo per la sanità. Maschere e abiti Indycar, si potrebbe dire. Nello stabilimento dove vengono assemblate le monoposto Indycar a pochi passi dal famoso ovale, vengono ora utilizzate macchine a taglio laser utilizzate per la riproduzione di elementi in fibra di carbonio per tagliare e preparare i pezzi per la produzione di abiti. In altri reparti si producono le mascherine. Il tutto viene spedito due volte al giorno ad un'azienda che si occupa della cucitura di camici e della fornitura di ospedali.

LE PAROLE DI DE' PONTI 'Dobbiamo assolutamente dare il massimo e fare la nostra parte in questa battaglia - ha dichiarato il capo della filiale americana - prima questo virus verrà debellato, meglio sarà per tutti. Al momento non siamo in grado di produrre le parti per le monoposto (non sono riconosciute di prima necessità e anche il campionato è stato rinviato, ndr) quindi abbiamo dirottato i nostri sforzi su quello che ora la comunità ha disperatamente bisogno con l'intenzione di aiutare come quante più persone possibili''. De Ponti ha anche spiegato che, finita l'emergenza, potrebbero riservare in futuro reparti e competenze sia in Italia che a Indianapolis per continuare e implementare la produzione di questi dispositivi.

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