Trentino Sviluppo: dalla meccatronica al greentech, ecco la valle dell'innovazione in Italia - Economyup

2021-12-14 19:41:54 By : Mr. EU Metal Suzhou

Trentino Sviluppo ha contribuito a creare un ecosistema che ospita aziende e startup impegnate in progetti innovativi in ​​diversi settori: meccatronica, edilizia sostenibile, agroalimentare, green energy, sport-tech. Ecco come ha fatto

Le aziende dipingono il quadro con i colori dell'innovazione, Trentino Sviluppo fornisce la tela su cui si sviluppa il design. È con una metafora ispirata al mondo dell'arte che i direttori operativi Mauro Casotto e Nicola Polito spiegano il ruolo di Trentino Sviluppo, società nata nel 1986 per l'attuazione delle politiche industriali della Provincia Autonoma di Trento. Una realtà che, negli anni, ha contribuito a creare e alimentare un ecosistema capace di ospitare aziende e startup impegnate in progetti innovativi nei più svariati settori: dalla meccatronica all'edilizia sostenibile, dall'agrifood all'agritech, dall'energia verde fino alle tecnologie applicato allo sport.

Numerose sono le iniziative messe in campo da Trentino Sviluppo per le aziende che hanno scelto di insediarsi in questa parte d'Italia famosa per le cime innevate e la natura verdeggiante. L'azienda si occupa infatti di sedi aziendali, attrazione di imprese e investimenti, incubatori di imprese e servizi innovativi, sviluppo di filiere e gestione di cluster strategici (Meccatronica, Greentech, Sport Economy, come vedremo in seguito). E ancora: export e internazionalizzazione, interventi di sistema a carattere industriale, finanziario e turistico, sostegno alle produzioni cinematografiche (Trentino Film Commission). Negli anni si è creato un ecosistema solido, lontano dalla metropoli eppure strutturato e articolato: “La nostra è un'innovazione che potremmo definire circolare o entropica” affermano i manager di Trentino Sviluppo.

Ma vediamo perché il Trentino può essere considerato una delle principali Innovation Valley d'Italia.

Da ogni crisi può nascere un'opportunità. Le radici di Trentino Sviluppo affondano infatti in un periodo di crisi industriale: alla fine degli anni '80 importanti aziende come Pirelli e Grundig, che impiegavano diverse migliaia di dipendenti, chiudevano i battenti a Rovereto. Trentino Sviluppo nasce come società immobiliare per convertire gli immobili delle aziende in attività produttive. Alla fine degli anni novanta la Provincia di Trento decide di portare tutte le sue competenze in Trentino Sviluppo. “Quindi - spiega Mauro Casotto - abbiamo avuto a che fare con l'incubazione di startup, l'attrazione di aziende, lo sviluppo delle filiere”. Una visione aperta al futuro, ma che conserva i valori del passato.

È proprio dai semi gettati nel passato che nasce un'iniziativa destinata a portare innovazione in questi anni e in quelli a venire: il progetto industriale e tecnico-scientifico della Meccatronica, voluto dalla Provincia Autonoma di Trento e coordinato da una task force mista pubblico-privato, con Trentino Sviluppo “direttore” strategico e operativo.

Rovereto è da molti anni una tradizionale area industriale della meccanica e dell'elettronica, una sorta di antesignano dell'Industria 4.0. Poi nel 2012 la Provincia Autonoma di Trento ha scelto di seguire la politica di specializzazione, trasformando il territorio in un polo della Meccatronica e garantendo così incentivi e promozione alle imprese del settore. Oggi è uno spazio comune e dinamico dove aziende, studenti e ricercatori progettano, producono e svolgono ricerca sul tema della meccatronica: uno sviluppo ingegneristico che unisce informatica, elettronica, meccanica, idraulica, pneumatica, sensori. In Trentino questo settore occupa il maggior numero di addetti nell'industria manifatturiera (quasi 10.000), conta circa 800 imprese e fornisce un importante contributo all'export trentino.

Tra le aziende che hanno deciso di insediarsi nel Centro di Meccatronica di Rovereto c'è Bonfiglioli, che dal 1956 progetta, produce e distribuisce motoriduttori, motori elettrici, inverter per la trasmissione di potenza in tutti i settori dell'industria e dell'automazione.

Arrivato in Trentino intorno al 2010 per un progetto di ricerca, Bonfigli si stabilisce nel polo tecnologico di Rovereto con poche persone impegnate in R&S, avvalendosi di una legge provinciale che incentiva fortemente la ricerca industriale in partnership con le università. Dall'attività di R&D nasce un'ipotesi di sviluppo industriale che successivamente diventa prodotto e linea di produzione. Cresciuta da 3 a 100 addetti in dieci anni, la multinazionale emiliana “è un esempio di grande azienda che ha bisogno di innovazione e ricerca, e lo fa attraverso un metodo innovativo che potremmo definire trasversale” commenta Casotto.

Ma i casi di successo sono tanti: da Ducati Energia, che ha il suo reparto R&D a Rovereto, a Vetri Speciali, la “Ferrari di vetro” (così è stata ribattezzata questa ammiraglia della manifattura italiana) nata dalle ceneri dell'ex compendio Whirpool.

Oltre a business e innovazione, la parola chiave per definire la mission di Trentino Sviluppo è sostenibilità. Un termine che negli ultimi tempi è stato usato spesso e nei più svariati campi, al punto da rischiare di apparire inflazionato. Ma l'attenzione alla sostenibilità di Trentino Sviluppo viene da lontano: “Già negli anni Ottanta la Provincia predispose un piano urbanistico provinciale molto attento all'ambiente. Nascono così i parchi naturalistici, incentrati sul rispetto della montagna e sulle prime indicazioni relative alla sostenibilità degli impianti di risalita” ricorda Nicola Polito.

A confermare la scelta di un percorso incentrato sull'economia sostenibile arriva nel 2009 il Progetto Manifattura, così chiamato perché associato alla Manifattura Tabacchi di Rovereto. La realtà storica nata a metà Ottocento aveva portato nel territorio lavoro, benessere e innovazione sociale (fu, ad esempio, una delle prime industrie ad offrire un asilo nido ai figli dei dipendenti). Poi l'inevitabile declino. Nel 2008 l'ultimo proprietario, British American Tobacco, ha chiuso lo stabilimento, che è stato acquistato da Trentino Sviluppo per trasformarlo, di fatto, in un hub dedicato alla sostenibilità.

L'iniziativa mira a facilitare e sostenere la crescita delle imprese green, con spazi e servizi che favoriscono la collaborazione e il trasferimento di idee e conoscenze. Gli spazi proposti alle aziende sono costituiti da strutture modulari già attrezzate e pronte all'uso, all'interno delle quali è possibile usufruire di un programma di accelerazione e consolidamento, di sportelli informativi mirati, di agevolazioni per l'acquisto di impianti tecnologici.

“Negli ultimi due anni - precisa Polito - il Progetto Manifatturiero si è trasformato da incubatore di sostenibilità ad incubatore di realtà legate al miglioramento della qualità della vita, quindi anche salute e scienze della vita”. L'obiettivo finale è supportare le aziende nella progettazione e sviluppo del prodotto, nella simulazione del suo funzionamento, anche in combinazione con sistemi più complessi, nella prototipazione con tecniche avanzate e nella fase di test.

“La provincia di Trento interpreta il concetto di sostenibilità a 360 gradi: per noi significa anche qualità della vita, prevenzione, equità sociale” ribadisce Mauro Casotto. Un esempio di come la sostenibilità sia nel DNA di Trentino Sviluppo è il rapporto con la Fondazione Edmund Mach, costituita nel 1874 per favorire l'innovazione in campo agricolo. A distanza di quasi un secolo e mezzo questa realtà è ancora attiva e, soprattutto, di urgente attualità. La Fondazione studia la nutrizione con l'obiettivo di ottenere un miglioramento generale della qualità del cibo che mangiamo. È il fil rouge che lo lega al Centro Trentino Sviluppo Life Sciences dedicato alle energie rinnovabili, all'edilizia sostenibile, al red biotech e alle tecnologie legate allo sport.

Per quanto riguarda, in particolare, l'edilizia sostenibile, “l'obiettivo - sottolinea Casotto - è raggiungere una migliore qualità dell'abitare utilizzando materiali come il legno ma anche tecnologie come la domotica. Così abbiamo creato un distretto di aziende che si occupano di edilizia sostenibile abbracciando il lessico comune di LEED, una delle certificazioni internazionali più olistiche per sancire la sostenibilità di un progetto edilizio, e di ARCA, la prima certificazione di qualità e sostenibilità del legno edifici”.

L'ecosistema messo a punto da Trentino Sviluppo si nutre dei rapporti con il mondo della ricerca. “Abbiamo un forte legame con quelli che chiamiamo 'generatori di conoscenza'”, afferma Casotto. Legge provinciale n. 6 del 1999 sulla ricerca industriale, che incentiva fino all'80% della spesa ammissibile in ricerca e sviluppo. In questo contesto si sono rivelate preziose le collaborazioni con l'Università degli Studi di Trento, la Fondazione Bruno Kessler e la già citata Fondazione Edmund Mach. Senza dimenticare il coinvolgimento di Confindustria Trento e delle associazioni di categoria. Grazie a Confindustria è nato il Polo della Meccatronica ed è nato il laboratorio di prototipazione rapida ProM: qui ci sono stampanti per la manifattura additiva e scanner 3D, taglio laser, metrologia, prototipazione meccatronica e digitale, misure di precisione, ICT per l'industria, cybersecurity e tanto altro . “Insieme a FBK - continua Nicola Polito - stiamo progettando TESS Lab, un laboratorio per le tecnologie green del futuro, che vuole fare da cerniera tra aziende e centri di ricerca, favorendo il trasferimento tecnologico”.

L'intero ecosistema realizzato da Trentino Sviluppo è simbolo di open innovation, il paradigma individuato dallo studioso californiano Henry Chesbrough per definire la ricerca di idee, soluzioni e prodotti innovativi fuori dalle mura aziendali, e quindi tra startup, spin-off, università. , partner e fornitori. Negli ultimi anni l'azienda ha lanciato bandi e sfide di innovazione per consentire alle aziende del territorio di individuare startup capaci di accompagnarle in un percorso innovativo. Trentino Sviluppo, invece, offre alle startup tutti i servizi necessari, comprese soluzioni di insediamento su misura, programmi di accelerazione all'avanguardia, consulenza gestionale, supporto nella ricerca di capitali e servizi di mentoring. Gli ultimi arrivati ​​sul fronte dell'innovazione sono le giovani realtà legate al mondo delle tecnologie applicate allo sport: sport-tech. Su questi temi sta lavorando il “CeRISM - Centro Ricerche Sport, Montagna e Salute” e sono stati attivati ​​corsi di laurea presso le Università di Trento e Verona.

Giornalista professionista dal 1999, scrivo di innovazione, economia digitale, trasformazione digitale e di come il mondo sta cambiando con le nuove tecnologie. Sono in Digital360 Group dal 2013, primo in...

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